Da una capolista all’altra ma la Sancataldese deve risolvere la “spina” Castro

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Il 2025 della Sancataldese si è chiuso nel migliore dei modi, con una vittoria tanto netta quanto meritata contro la capolista Savoia. Il 3-1 del “Valentino Mazzola” ha certificato il momento positivo dei verdeamaranto, che ora guardano al 2026 con fiducia. Come sottolinea La Sicilia, l’anno nuovo si aprirà subito con una sfida di alto profilo: il 4 gennaio, sempre in casa, arriverà un’altra capolista, l’Igea Virtus, che proprio nell’ultimo turno ha agganciato il Savoia in vetta.

Indipendentemente dall’esito del recupero Enna-Castrum Favara, la Sancataldese chiude il girone d’andata in zona salvezza, fuori dall’area play out, con 19 punti conquistati in 17 partite. Un rendimento in linea con le precedenti quattro stagioni in Serie D, tutte concluse con una tranquilla permanenza nella categoria, come evidenzia La Sicilia.

La svolta è arrivata anche grazie al cambio di guida tecnica. Da sette partite in panchina c’è Leonardo Vanzetto, subentrato a Orazio Pidatella insieme al direttore sportivo Ettore Meli, coppia già protagonista del “miracolo” Sant’Agata. I numeri parlano chiaro: con Vanzetto sono arrivati 11 punti in 7 gare, segno di un deciso cambio di marcia.

Parallelamente, la società ha operato una vera e propria rivoluzione dell’organico. Nell’ultimo mese la rosa è stata stravolta con dieci nuovi arrivi. Gli ultimi in ordine di tempo sono il centrocampista classe 2007 Flavio Ferrigno e il difensore classe 2008 Davide Federico. In uscita, invece, sette giocatori, tra cui Sandonà, Caetano e Chironi. Come riporta La Sicilia, resta aperta anche la questione legata a Matias Castro: l’attaccante argentino, autore finora di 8 gol, è vicino a cambiare maglia dopo aver ricevuto un’offerta economicamente importante.

A fare il punto è il direttore sportivo Ettore Meli. «Il bilancio, sinora, è positivo – spiega a La Sicilia – non solo per i punti e i risultati, ma anche per i segnali mostrati dalla squadra in un campionato difficile e complicato». Meli sottolinea le difficoltà del percorso: «La squadra è stata stravolta, ci sono stati tanti cambiamenti, alcuni per una diversa idea di calcio, altri per motivi economici. Lavoriamo insieme da quindici giorni e serve tempo».

Chiarezza anche sul progetto tecnico. «Ho sempre costruito squadre giovani – aggiunge Meli sulle colonne de La Sicilia – a 21 anni da noi si è considerati ragazzi, in altri campionati a quell’età si giocano finali di Champions League. Il nostro obiettivo resta la salvezza e stiamo remando tutti dalla stessa parte. Sono sicuro che lo raggiungeremo».

Capitolo mercato ancora aperto. La Sancataldese interverrà soprattutto nel reparto avanzato. «Sì, faremo qualcosa in attacco – conferma il direttore sportivo –. C’è poi la situazione di Castro: il ragazzo ha comunicato la decisione irrevocabile di cambiare squadra dopo un’offerta irrinunciabile. Lo accontenteremo, perché non tratteniamo nessuno controvoglia, ma serve l’offerta giusta». Una linea chiara, ribadita anche da La Sicilia, che testimonia un progetto improntato a equilibrio, sostenibilità e risultati.

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