Alessandro Ricci (Pagina ufficiale Siracusa) Goalsicilia

SIRACUSA – Il conto è arrivato e ora fa paura. Il Siracusa rischia una penalizzazione di quattro punti dopo il mancato versamento di stipendi e contributi relativi all’ultimo trimestre, con scadenza fissata al 16 dicembre. Una situazione che riporta a galla fragilità già viste in passato e che accende nuovamente l’allarme in città. A ricostruire il quadro è Manuel Bisceglie su La Sicilia.

A preoccupare, sottolinea La Sicilia, non è soltanto il ritardo nei pagamenti, ma soprattutto il silenzio del presidente Alessandro Ricci, risultato irreperibile fino a ieri pomeriggio. Un’assenza che ha contribuito ad alimentare tensioni e polemiche, in un contesto già reso delicato dai precedenti storici: il Siracusa, infatti, ha già conosciuto penalizzazioni per analoghi problemi economici in epoche recenti.

Secondo quanto riportato da Manuel Bisceglie su La Sicilia, alcune fonti vicine alla dirigenza lasciano intendere che il presidente sia al lavoro per garantire le tre mensilità e che potrebbe rientrare in città per una conferenza stampa chiarificatrice. Tuttavia, il nodo resta il condizionale, perché al momento permane l’obbligo di attendere verifiche ufficiali e, soprattutto, comunicazioni concrete.

Sul piano operativo, emerge un’ipotesi complessa: i fondi destinati a coprire le mensilità potrebbero provenire da un conto estero, circostanza che comporterebbe tempistiche burocratiche più lunghe rispetto alla norma. Una spiegazione tecnica che, come evidenzia La Sicilia, non basta però a placare la contestazione, soprattutto in assenza di comunicazioni ufficiali da parte del club.

Il clima attorno alla squadra si è fatto incandescente. Messaggi sui social, prese di posizione dei gruppi ultras e richieste di chiarezza hanno infiammato l’ambiente, mentre giocatori e staff vivono ore di forte incertezza. Come ricorda ancora Manuel Bisceglie su La Sicilia, non è la prima volta che il Siracusa affronta situazioni simili: i mancati versamenti tornano ciclicamente come monito di una fragilità economica mai del tutto superata.

Sul piano delle possibili soluzioni, le strade appaiono strette. Per evitare la sanzione, sarebbe necessario dimostrare che i ritardi siano legati esclusivamente a problemi tecnici di trasferimento delle somme oppure ricorrere a un intervento urgente di terze parti, istituzionali o private, in grado di fornire liquidità temporanea. In città cresce infatti la richiesta di un ruolo più attivo delle istituzioni locali e del tessuto imprenditoriale per mediare e individuare soluzioni d’emergenza.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale monitora la situazione senza poter intervenire direttamente, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della società. Come sottolinea La Sicilia, finché non arriveranno segnali chiari dal presidente Ricci, la tensione resterà alta.

I prossimi giorni saranno decisivi: l’esito delle operazioni bancarie e l’eventuale conferenza stampa potrebbero determinare il destino immediato del club. Intanto Siracusa resta con il fiato sospeso, pronta a far sentire la propria voce dentro e fuori dallo stadio, nella speranza che si trovi rapidamente una via d’uscita capace di salvaguardare la continuità sportiva e la serenità di una comunità che vive il calcio come parte integrante della propria identità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *