Catania, Pelligra guarda al 2026: «Programmazione, strutture e città»

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Lavora in silenzio, ma con una visione chiara. Ross Pelligra sta già costruendo il Catania del 2026, tra programmazione sportiva, investimenti strutturali e un’idea di club che va oltre il campo. Il presidente rossazzurro ne ha parlato apertamente nel corso della trasmissione “Live Show”, in onda su Video Regione, raccontando non solo il presente e il futuro del Catania Fc, ma anche il suo percorso umano e imprenditoriale.

Il progetto sportivo passa innanzitutto dal mercato: pochi innesti, ma mirati. «Almeno uno per reparto», l’obiettivo dichiarato, senza stravolgere un organico che sta offrendo risposte incoraggianti. «Sono contento del cammino della squadra – ha spiegato – abbiamo lavorato sodo in fase di programmazione e i risultati ci stanno assistendo. Ora aspetto di capire come evolverà il resto della stagione».

Tra i pilastri del futuro c’è Torre del Grifo. Dopo l’aggiudicazione della gara competitiva, il saldo verrà versato nel 2026 per avere la struttura “chiavi in mano”. «Vogliamo replicare il modello australiano – ha spiegato Pelligra – creando strutture a disposizione non solo della prima squadra, ma di tutto il settore giovanile. Il centro sportivo deve essere la casa di tutte le squadre del Catania».

Un’attenzione particolare è rivolta anche all’attività giovanile e femminile. «Credo fortemente in un progetto che non riguardi solo la prima squadra. Servono strutture adeguate per far crescere i giovani e dare continuità al club». Un concetto ribadito anche durante l’incontro in Prefettura, dove Pelligra ha accennato a iniziative sociali per contrastare la devianza minorile e rispondere alle esigenze della città.

Non poteva mancare un passaggio sul tema arbitrale e sull’utilizzo della tecnologia. «Non è una questione di colpe – ha chiarito – ma di equità. Servono standard uguali per tutti i campi, altrimenti il campionato rischia di non essere equo».

Lo sguardo di Pelligra è globale. Dal 2026 una gara ufficiale di Serie A si giocherà a Perth, in Australia. «Sarà una grande occasione per il calcio italiano: l’Australia fa parte della federazione asiatica e questo può aprire il nostro movimento a mercati enormi. Parliamo di un bacino potenziale pari al 50% dei consumatori di calcio a livello mondiale».

Imprenditore affermato, recentemente premiato come miglior costruttore 2025 in Australia e Nuova Zelanda, Pelligra ha voluto sottolineare il valore del lavoro di squadra. «Questo premio è di 10.500 persone. Il successo non è mai individuale».

Nel finale, uno sguardo alla città. «La riqualificazione urbana di alcune zone di Catania mi sta a cuore. Da solo non posso fare nulla, ma mi piacerebbe fare squadra con istituzioni, banche e imprenditori. Vorrei intervenire senza snaturare le bellezze architettoniche della città, valorizzandole e recuperando le aree degradate».

Spazio anche al lato più privato: la passione per la cucina, ereditata dalla nonna, per le tradizioni siciliane e per le auto sportive. «Ne colleziono tante, ma non le lascio ferme in garage: le porto in pista». E chissà che, un giorno, non possa nascere anche un progetto legato a un circuito automobilistico siciliano.

Intanto, il messaggio ai tifosi è semplice: «Auguro il meglio. Chiudiamo l’anno in famiglia e speriamo che il 2026 realizzi i nostri sogni». Un futuro che Pelligra sta già costruendo, mattone dopo mattone.

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