Serie D, pioggia, battaglia e un autogol pesantissimo: la Nissa piega l’Athletic 2-1 al Velodromo

Una partita che sembrava scritta per essere un manifesto di alta classifica si è trasformata in una battaglia di nervi, di gambe e di errori pesanti. L’incessante pioggia del Velodromo ha fatto il resto, rendendo ogni palla un potenziale pericolo e aumentando l’imprevedibilità del match. A uscirne vincente è la Nissa, compatta, cinica e trascinata dal talento di Kragl, protagonista assoluto di giornata.
L’Athletic, partito forte come da copione, aveva trovato il vantaggio con il diamante della trequarti, Bongiovanni, bravissimo a infilare all’angolino dal limite. Ma la reazione degli uomini di Tatomir è stata immediata: un’azione sporca, un rimpallo favorevole e la zuccata di Rotulo che ha rimesso subito il match in equilibrio.
La ripresa è stata una lunga prova di resistenza. La Nissa ha colpito nel momento giusto e ancora una volta dalla mattonella preferita di Kragl: calcio piazzato velenoso, deviazione sfortunata di Sanchez e palla in rete. L’autogol ha tagliato le gambe ai nerorosa, che però hanno provato a reagire alzando il baricentro e affidandosi ai piedi di Zalazar e Concialdi.
Nel finale, tra assalti disperati, proteste e l’espulsione di Sanchez, la Nissa ha difeso il vantaggio con ordine, abbassando il baricentro e affidandosi alla fisicità dei centrali. L’Athletic ha sfiorato il pari in più occasioni — clamorosa quella sui piedi di Zalazar a 6’ dalla fine — ma il risultato non è cambiato.
Il Velodromo, ancora una volta deserto, assiste alla seconda sconfitta interna della stagione nerorosa, mentre la Nissa torna a respirare aria di alta classifica. Una partita sporca, difficile, condizionata dal campo e dalla tensione, ma vinta da chi ha commesso meno errori.
