Rinascere dalle ceneri dopo l’ennesimo fallimento. È questa la missione della nuova Akragas, come racconta Alan David Scifo su Repubblica Palermo, guidata dall’imprenditore dell’acciaio Salvatore La Porta, che ha deciso di investire sul club biancazzurro. «Vogliamo vincere subito il campionato e riportare l’Akragas in Serie C in cinque anni – ha dichiarato il presidente – per far questo ho bisogno dell’aiuto della squadra, dei tifosi e della città».
La società, che porta le iniziali del patron nel nuovo nome Akragas SLP, ha già fatto breccia nel cuore dei tifosi. Non era semplice, come sottolinea Scifo su Repubblica Palermo, vista la delusione accumulata dai supporter dopo due fallimenti in meno di dieci anni. Eppure la presentazione della squadra ha richiamato una folla numerosa, segnale di fiducia e rinnovato entusiasmo.
L’obiettivo immediato: la Promozione
Ripescata in Promozione dopo un intenso lavoro estivo, l’Akragas vuole subito alzare l’asticella. Domenica ci sarà l’esordio in campionato contro la Pro Ragusa, ma i primi segnali sono già arrivati in Coppa Italia di Promozione, con il 5-1 inflitto all’Aragona grazie a una tripletta dell’argentino Ignacio Lopez, punto di riferimento dell’attacco. Al suo fianco giocatori di esperienza come l’ex Catania Cristian Llama e Giuseppe Gambino.
Il tecnico Sebi Catania può contare anche sul ritorno di Alfonso Cipolla, idolo dei tifosi che indosserà la fascia da capitano, e sugli innesti di Gabriel Tavella in difesa e Charles King a centrocampo.
Lo stadio Esseneto e la città
La rinascita dell’Akragas passa anche dall’impiantistica. Dopo decenni di attesa, lo stadio Esseneto avrà finalmente l’illuminazione: un progetto da un milione di euro, legato anche alla domotica e al risparmio energetico, già appaltato dopo l’annuncio del finanziamento.
«Lo stadio è la casa di tutti i cittadini – ha spiegato La Porta – Agrigento merita una squadra che possa giocare campionati importanti. Vogliamo vincere, certo, ma la missione principale è far innamorare di nuovo la città di questa squadra».
Come osserva Alan David Scifo su Repubblica Palermo, l’Akragas si affida all’amore per i colori biancazzurri per trasformare la sua storia da incubo a lieto fine. Dopo anni di silenzio, all’Esseneto torna a sventolare la bandiera akragantina.