Società fallite e campionato falsato: ennesima vergogna tutta italiana | “La FIGC fa finta di nulla”

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La Federazione deve fare i conti con una situazione economica difficile per molti club italiani, arriva il duro attacco in diretta. 

Il finale del campionato di Serie B è stato segnato da un caos senza precedenti, in particolare a causa del caso Brescia. La Procura FIGC ha avviato un’inchiesta e il club lombardo è stato deferito per irregolarità nei versamenti di contributi e stipendi, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro.

Le indagini hanno rivelato l’utilizzo di crediti d’imposta inesistenti per coprire le scadenze fiscali federali. Di conseguenza, il Brescia è stato colpito da una penalizzazione di 4 punti in classifica, retrocedendo direttamente in Serie C. Questa sanzione ha riscritto la parte bassa della classifica.

A causa della penalizzazione del Brescia, la classifica è cambiata in modo significativo. Il Frosinone, inizialmente coinvolto nella zona playout, si è salvato direttamente. I play out per non retrocedere si sono giocati tra Sampdoria e Salernitana, in una doppia sfida che ha tenuto col fiato sospeso i tifosi.

L’epilogo più drammatico per il Brescia è arrivato quando la società non ha rispettato la scadenza per il pagamento degli stipendi e dei relativi contributi, condizione necessaria per l’iscrizione a un campionato professionistico. Dopo 114 anni di storia, il Brescia Calcio non è riuscito a iscriversi.

Costi elevati in Serie C

Il campionato di Serie C, sebbene rappresenti il professionismo per molti club, presenta costi di gestione elevati e introiti inferiori rispetto a Serie A e B. Le squadre affrontano spese significative per stipendi, trasferte, staff e infrastrutture, a fronte di ricavi limitati provenienti da diritti televisivi (poche decine di migliaia di euro, a fronte degli oltre 8 milioni in B), sponsorizzazioni locali e un minor afflusso di pubblico.

Nella scorsa stagione, diversi club hanno incontrato gravi difficoltà finanziarie. Il caso più eclatante è stato quello del Taranto, che è stato escluso dal campionato per violazioni amministrative legate a mancati versamenti di stipendi e contributi. Problemi simili hanno afflitto anche la Turris, esclusa anch’essa dal campionato per inadempienze amministrative, o la stessa Lucchese.

Michele Criscitiello (Sportitalia) Goalsicilia

Il monito di Criscitiello

Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, ha lanciato un duro monito in diretta riguardo la grave crisi economica che sta attanagliando il calcio italiano. Con toni allarmati, ha dichiarato che “tra Serie B e Serie C almeno quattro società sono già morte a ottobre”, sottolineando la totale assenza di interventi concreti da parte della FIGC, “I casi Taranto, Turris e Lucchese non hanno insegnato nulla”.

Le affermazioni di Criscitiello, riprese da diverse fonti giornalistiche e piattaforme social, evidenziano una fragilità strutturale diffusa nei campionati minori. La sua denuncia mira a porre l’attenzione sulle difficoltà finanziarie che minano la credibilità e la stabilità dell’intero sistema calcistico professionistico italiano.