“Confermata la condanna per associazione a delinquere”: dirigenti squalificati per otto anni | “Juventus travolta dallo scandalo”

4
Juventus Stadium (LaPresse) Goalsicilia

Sui social si torna spesso a parlare dei vecchi casi extra calcio che hanno visto, suo malgrado, protagonista la Vecchia Signora. 

Calciopoli è stato lo scandalo che ha sconvolto il calcio italiano nel 2006, poco prima della vittoria della Nazionale ai Mondiali. L’inchiesta, partita dalla Procura di Napoli, rivelò un sistema di designazioni arbitrali “pilotate” e un’influenza indebita di alcuni dirigenti su arbitri e organi federali.

Le indagini si basarono principalmente su intercettazioni telefoniche che svelarono conversazioni compromettenti tra Luciano Moggi, allora direttore generale della Juventus, e i designatori arbitrali Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo, oltre ad altri dirigenti di club.

Le conseguenze a livello sportivo furono drastiche. La Juventus fu la squadra più colpita, retrocessa in Serie B con una penalizzazione di punti e la revoca degli scudetti 2004-2005 e 2005-2006. Anche Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina subirono penalizzazioni.

Lo scandalo portò a un’ampia sfiducia nel sistema calcistico e a un’importante riforma degli organi federali. A livello penale, alcuni dei protagonisti furono condannati per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, sebbene molti reati siano poi caduti in prescrizione.

Negli anni recenti l’inchiesta Prisma

L’inchiesta “Prisma” ha rappresentato un terremoto per la Juventus, concentrandosi principalmente su due filoni: le presunte plusvalenze fittizie e le “manovre stipendi”. Le indagini della Procura di Torino hanno messo sotto la lente d’ingrandimento operazioni di mercato che prevedevano scambi di giocatori con contropartite.

Le conseguenze dell’inchiesta Prisma sono state significative per la Juventus. A livello sportivo, la giustizia sportiva ha inflitto pesanti penalizzazioni in classifica, inizialmente di 15 punti, poi ridotti a 10. Numerosi ex dirigenti sono stati inibiti per diversi mesi. A livello penale, molti degli ex vertici della società hanno chiesto il patteggiamento per i reati contestati.

Luciano Moggi al tribunale per Calciopoli

Ziliani torna a parlare di Calciopoli

Il giornalista Paolo Ziliani è tornato a parlare del “caso Moggi” e della Juventus, pubblicando un articolo che rievoca i motivi della condanna per associazione a delinquere a carico di Luciano Moggi e altri. Ziliani sostiene che, secondo la Corte d’Appello, i campionati falsati dalla “Cupola” di Moggi non furono due, ma ben sette, a partire dalla nomina di Bergamo e Pairetto a designatori arbitrali. Il giornalista solleva dubbi anche sui periodi precedenti, citando il designatore Baldas, a suo dire manovrato da Moggi.

L’articolo prosegue con una forte critica all’attuale situazione della Juventus, che, a detta di Ziliani, starebbe continuando a commettere errori, nonostante le recenti sanzioni UEFA e le inibizioni dei suoi dirigenti per il caso plusvalenze. Egli denuncia l’inerzia di parte dell’informazione, accusandola di voler distrarre l’attenzione con “inesistenti scandali”, come l’affare Osimhen-Napoli, privo di fondamento, per creare il messaggio “tutti colpevoli, nessun colpevole”.