Pezzotto, arriva la stretta definitiva: ti beccano in un attimo e la multa è salatissima | Il conto supera i 16.000€

Niente più pezzotto: se si viene beccati la multa è estremamente salata. Più di 16mila euro da pagare. Le ultime.
Negli ultimi anni ad essere stata contrastata ferocemente è la pirateria digitale. Continua a essere una delle minacce per il mondo dell’intrattenimento. Il fenomeno, nonostante siano stati compiuti dei progressi continua a essere diffusissimo. I numeri dei pezzotti infatti, preoccupano e non poco il mercato e le istituzioni.
Oggi risulta molto semplice accedere a contenuti protetti in maniera illegale, soprattutto attraverso canali non ufficiali e piattaforme che non sono autorizzate. Nel 2023 in Italia si sono registrati circa 319.000 atti di pirateria. Una cifra enorme che, pero, non ha nulla a che vedere con i dati del 2016: in quell’anno furono registrati 668.00 casi.
La pirateria va a colpire pesantemente il mercato. Chi diffonde contenuti in maniera del tutto illecita, infatti, non è soggetto a controlli editoriali o di qualità, contribuendo così anche alla diffusione di disinformazione. E in questi anni risulta difficile distinguere una vera notizia da una fake news.
Un altro aspetto critico riguarda la presenza di soggetti non autorizzati che, pur non avendo alcun titolo, emettono contenuti digitali. Questo tipo di attività va ben oltre il semplice download illegale: costruisce vere e proprie reti parallele che minano alla base il sistema ufficiale e ingannano l’utente finale. C’è la mancanza di controlli, ma anche la gratuità dell’offerta.
Le sanzioni attuali
Attualmente, la normativa prevede per questi atti sanzioni amministrative minime: si parte da 154 euro, che possono salire fino a 5.000 euro in presenza di aggravanti come la recidiva o il numero elevato di copie distribuite. Sono inoltre previste misure accessorie, come la confisca del materiale, la pubblicazione della notizia su quotidiani nazionali, o nei casi più gravi, la revoca di licenze per chi opera nel settore produttivo o commerciale.
Proprio per rispondere a questa evidente sproporzione tra la gravità del fenomeno e la pena prevista, tre deputati – Marco Osnato (Fratelli d’Italia), Federico Mollicone (FdI) e Luca Toccalini (Lega) – hanno presentato una proposta di legge volta ad aumentare sensibilmente le sanzioni. L’obiettivo è scoraggiare in modo più efficace chi compie atti di pirateria, rendendo il rischio economico molto più concreto.

La riforma
Secondo quanto contenuto nella proposta, come riportato da Calcio e Finanza, la sanzione base verrebbe portata da 154 a 500 euro, mentre il tetto massimo salirebbe da 5.000 a oltre 16.200 euro. Una triplicazione del minimo e più che triplicazione del massimo, che intende colpire duramente i casi di particolare gravità. Il tutto senza rivoluzionare l’impianto legislativo esistente, ma intervenendo in modo mirato sull’articolo 174-ter della legge n. 633 del 1941.
La proposta sarà discussa dopo la pausa estiva in Parlamento. Se approvata, potrebbe rappresentare un primo passo concreto verso un sistema di sanzioni più proporzionato e capace di smantellare, anche pian piano, la diffusissima pirateria presente in tutta Italia. Vedremo se ci saranno risvolti.