Criminalità e scommesse illegali a Milano: a rischio l’intero sistema calcio | La Guardia di Finanza smaschera i colpevoli
Si torna a parlare di scommesse legate al mondo del calcio e la Guardia di Finanza interviene con provvedimenti duri.
Il calcio italiano è stato più volte macchiato da scandali di calcioscommesse. Il primo grande shock risale al 1980, noto come “Totonero”. L’inchiesta portò alla luce un vasto giro di partite truccate per favorire scommesse clandestine, coinvolgendo numerosi calciatori e dirigenti.
Le conseguenze furono pesantissime: Milan e Lazio furono retrocesse in Serie B d’ufficio, mentre altre squadre come Avellino, Bologna e Perugia subirono pesanti penalizzazioni in classifica. Molti giocatori furono squalificati a lungo, e alcuni radiati dal mondo del calcio.
Il “Totonero” si ripresentò in una forma meno clamorosa anche nel 1986, con ulteriori accuse e condanne che dimostrarono la persistenza di tentativi di alterare i risultati delle partite per fini illeciti, seppur con un impatto meno devastante sulla Serie A.
Gli anni 2010 videro un nuovo e ramificato scandalo calcioscommesse. Le indagini, partite principalmente dalla Procura di Cremona, svelarono un’organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di Serie A, B e Lega Pro. Anche in questo caso, si verificarono arresti di calciatori e dirigenti, squalifiche e penalizzazioni per diverse società.
Il problema ludopatia
Il caso scommesse che ha coinvolto Nicolò Fagioli e Sandro Tonali ha evidenziato un problema sempre più diffuso nel mondo del calcio: la ludopatia. Entrambi i calciatori hanno ammesso di aver scommesso su piattaforme illegali e di aver sviluppato una dipendenza dal gioco d’azzardo. Le loro confessioni hanno aperto uno squarcio su una problematica che va oltre la semplice violazione delle regole sportive.
La giustizia sportiva ha agito con provvedimenti che tengono conto della collaborazione dei giocatori e della loro situazione di ludopatia. Nicolò Fagioli ha patteggiato una squalifica di 7 mesi dal campo, a cui si aggiungono 5 mesi di prescrizioni alternative che prevedono un percorso terapeutico. Sandro Tonali, invece, è stato squalificato per 10 mesi, anch’essi accompagnati da un percorso riabilitativo.
Le indagini della GdF
Un’inchiesta della Procura di Milano ha rivelato un complesso sistema di scommesse illegali che coinvolge una gioielleria di lusso nel capoluogo lombardo. Questa attività avrebbe permesso a numerosi atleti, tra cui diversi calciatori, di saldare ingenti debiti di gioco accumulati su piattaforme non autorizzate.
Il meccanismo prevedeva l’utilizzo della gioielleria per mascherare i pagamenti, simulando fittizie vendite di orologi e gioielli mai consegnati. L’operazione ha evidenziato l’uso sistematico di prestanome e la movimentazione di denaro, per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro. Le indagini hanno mostrato come alcuni scommettitori fossero incentivati a promuovere le piattaforme illegali tra i colleghi, ricevendo in cambio bonus.