L’Inter finanziata con i soldi degli italiani: il presidente si intasca 1,7 miliardi | Scudetti vinti grazie ai soldi pubblici

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Beppe Marotta (LaPresse) Goalsicilia

La società nerazzurra sempre al centro dell’attenzione mediatica e social soprattutto per fatti risalenti al passato. 

Negli ultimi anni, l’Inter ha affrontato una situazione finanziaria complessa, caratterizzata da un significativo indebitamento. Al 30 giugno 2021, il debito lordo del club aveva raggiunto gli 827 milioni di euro, un valore che ha rappresentato una sfida considerevole per la gestione.

Tuttavia, negli ultimi anni, la tendenza ha mostrato un miglioramento tangibile. Il debito lordo del club è sceso dagli 807 milioni di euro del 2023 ai 734 milioni del 2024, con previsioni di un’ulteriore riduzione sotto i 700 milioni.

Questo percorso virtuoso è ampiamente attribuibile al lavoro del management, in particolare di Beppe Marotta. La sua gestione, improntata alla sostenibilità economico-finanziaria, ha permesso al club di raggiungere risultati sportivi importanti pur riducendo progressivamente le perdite e ottimizzando le spese, inclusa una significativa riduzione del costo del personale tesserato.

L’Inter ha anche recentemente rifinanziato parte del suo debito, ottenendo condizioni più favorevoli e un risparmio sugli interessi annuali. Nonostante le sfide ancora presenti, la direzione intrapresa sotto la guida di Marotta indica un chiaro impegno verso il risanamento finanziario e una maggiore solidità per il futuro del club.

Tesoretto da Champions e Mondiale

Nonostante la sconfitta in finale di Champions League contro il PSG e l’eliminazione agli ottavi del Mondiale per Club, l’Inter ha registrato incassi notevoli nella stagione 2024-2025, accumulando un vero e proprio tesoretto. La partecipazione e l’ottimo cammino in Champions League hanno garantito al club oltre 120 milioni di euro in premi UEFA, una cifra record per una squadra italiana.

A questi si aggiungono i ricavi provenienti dal nuovo Mondiale per Club. Pur avendo concluso la sua avventura agli ottavi contro il Fluminense, l’Inter ha incassato oltre 30 milioni di euro, grazie al bonus partecipazione e ai premi per i risultati ottenuti.

San Siro Meazza (LaPresse) Goalsicilia

Critiche social alla vecchia proprietà

Sui social è sempre in auge il botta e risposta tra tifosi interisti e juventini per le rispettive situazioni societarie. Molti tifosi bianconeri negli ultimi giorni hanno scritto della vecchia gestione nerazzurra. Le vicende finanziarie della famiglia Moratti, legate principalmente alla Saras, hanno beneficiato di ingenti fondi pubblici nel corso dei decenni. Già negli anni ’50, Angelo Moratti ottenne finanziamenti per la RASIOM in Sicilia, con fondi del Piano Marshall e contributi regionali. Successivamente, per la Saras in Sardegna, il Piano di Rinascita.

Negli anni ’90 e 2000, sotto la gestione di Massimo Moratti, la Saras ricevette agevolazioni. Tramite incentivi, furono ottenuti circa 200 milioni di euro a fondo perduto per l’ammodernamento degli impianti. Infine, la quotazione in Borsa della Saras nel 2006 ha generato incassi significativi, con la famiglia Moratti che ha realizzato circa 1,7 miliardi di euro dalla vendita di quote.