Penalizzazione o meno, il Trapani ha deciso di non recitare il ruolo della vittima predestinata nella prossima Serie C. Come riporta Michele Scandariato sul Giornale di Sicilia, il club granata ha iniziato il calciomercato con grande determinazione, chiudendo già dieci operazioni in entrata nonostante gli otto punti di penalità da scontare, in attesa dell’ultimo verdetto del Collegio di Garanzia del Coni.

Il direttore sportivo Andrea Mussi e il responsabile dell’area tecnica Peppino Pavone hanno impostato un mercato mirato a rinforzare ogni reparto, partendo dalla porta con Galeotti (ex Spal), per poi blindare le fasce difensive con gli esperti Giron (ex Crotone e Palermo) e Kirwan (ex Padova). Il centrocampo è stato potenziato con Di Noia (Virtus Entella), Celeghin (Giugliano) e Nicoli (Pianese), mentre in attacco sono arrivati Federico Vázquez e Grandolfo, protagonisti di un’ottima stagione a Monopoli.

Spazio anche ai giovani: Marcolini (dal Cagliari), Podrini (corteggiato dalla Roma) e La Sorsa (ex Monopoli, sfiorato dal Napoli) rappresentano innesti di prospettiva.

Adesso, con il ritiro di Troina fissato per il 15 luglio, il nodo da sciogliere è quello dell’ampia rosa a disposizione di Salvatore Aronica, che conta circa 40 giocatori tra confermati e rientri dai prestiti. Si lavora quindi allo sfoltimento e alla definizione del gruppo definitivo.

In difesa il nome caldo è quello di Matteo Battistini (Lecco), centrale con 300 presenze tra i professionisti, per il quale il Trapani ha già presentato un’offerta importante, cercando di battere la concorrenza e interrompere la trattativa per il rinnovo con i lombardi.

In avanti, probabili le conferme di Ciuferri, Kragl e Zac Ruggiero, ma servono almeno due punte di qualità per completare il reparto offensivo. Sfuma Franco Ferrari, obiettivo inseguito a lungo, che ha scelto la Salernitana, così come Kees De Boer, anche lui diretto verso il club campano guidato da Daniele Faggiano, ex ds del Catania.

Nonostante qualche occasione sfumata, il segnale del Trapani è chiaro: la penalizzazione non sarà un alibi, e il progetto tecnico punta in alto.