A rischio la sicurezza dei piloti: lanciato l’allarme in Moto GP | “Può succedere una strage”

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MotoGp (LaPresse) Goalsicilia

L’alta tensione nelle gare di moto è sempre presente e purtroppo le brutte situazioni capitano spesso. Cosa succede. 

Le gare motociclistiche, con la loro inebriante combinazione di velocità estreme e abilità al limite, celano un lato oscuro e intrinsecamente pericoloso. Nonostante i costanti progressi in termini di sicurezza, ogni curva e ogni rettilineo possono trasformarsi in una trappola mortale. La fragilità del pilota rispetto alla potenza della moto rende ogni caduta un evento potenzialmente fatale.

La storia del Motomondiale è purtroppo costellata di incidenti tragici. Solo per citarne alcuni, il 1973 fu un anno terribile con la scomparsa di Jarno Saarinen e Renzo Pasolini al Gran Premio delle Nazioni a Monza. Un’altra fatalità celebre fu quella di Daijiro Kato nel 2003, durante la MotoGP a Suzuka, un circuito noto per la sua pericolosità.

Anche categorie meno blasonate non sono immuni da tali rischi. Nel 2017, durante il Campionato Mondiale Supersport 300, perse la vita Andreas Perez. Più recentemente, nel 2021, la Moto3 ha pianto la scomparsa del giovanissimo Jason Dupasquier.

Sebbene le misure di sicurezza abbiano ridotto il numero di fatalità, il rischio zero non esiste. Le gare motociclistiche rimangono uno degli sport più pericolosi al mondo.

Il dramma “Sic”

Marco Simoncelli, affettuosamente conosciuto come “Sic”, è stato un carismatico pilota motociclistico, Campione del Mondo della classe 250cc nel 2008. Amato per il suo stile di guida aggressivo e la sua personalità esuberante, Marco era considerato uno dei talenti più promettenti della MotoGP, capace di infiammare le folle con la sua determinazione e il suo sorriso contagioso.

La sua promettente carriera fu tragicamente interrotta il 23 ottobre 2011 durante il Gran Premio della Malesia sul circuito di Sepang. Al secondo giro della gara di MotoGP, Marco perse il controllo della sua moto. Nel tentativo disperato di non cadere, si aggrappò al mezzo, ma la moto virò inaspettatamente rientrando in traiettoria e finendo sulla strada di Colin Edwards e del suo amico Valentino Rossi, che non riuscirono a evitarlo.

Simoncelli (LaPresse) Goalsicilia

“Sicurezza, ma rischi sempre dietro l’angolo”

A seguito del grave incidente che ha coinvolto Luca Lunetta del team Sic58 Squadra Corse al DutchGP, Paolo Simoncelli ha espresso il suo profondo rammarico. Aveva grandi aspettative per Assen, ma l’evento si è trasformato in “un disastro”. Simoncelli ha sottolineato come la squadra sembri costantemente a un passo da una grande storia, che però “si trasforma in altro”, definendo il percorso attuale “un viaggio pieno di imprevisti, sfortunato”.

Nonostante gli enormi progressi nella sicurezza, come gli airbag, Simoncelli ribadisce che “non basta mai”, poiché “ci sono cose che non si possono prevenire”. La pista, afferma, “non perdona”. Chi conosce bene la natura imprevedibile di questo sport sa che “il motociclismo è bello, sì, ma anche bastardo e imprevedibile”. Nonostante il dolore e i rischi, “non riusciamo a starne lontani” perché il motociclismo “non si spiega. Si ama, si soffre, si vive”.