Vertici Juventus “a processo”: il giudice “emette la sentenza definitiva” | Nuovo caso plusvalenze
La società bianconera al centro dell’attenzione social per le note vicende extracalcistiche, molti utenti difendono i dirigenti.
L’Operazione Prisma è un’inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura di Torino, poi trasferita a quella di Roma, che ha coinvolto la Juventus e alcuni suoi ex dirigenti. Le accuse principali, a vario titolo, riguardano presunte irregolarità finanziarie e contabili.
L’indagine si è focalizzata in particolare su due filoni: le plusvalenze fittizie e le cosiddette “manovre stipendi”. Riguardo alle plusvalenze, l’accusa sostiene che la Juventus abbia gonfiato artificialmente il valore di alcuni calciatori per generare plusvalenze superiori a quelle reali. Per quanto concerne le manovre stipendi, l’inchiesta verte su accordi privati e rinunce temporanee di alcuni tesserati.
Negli ultimi sviluppi, diversi ex dirigenti della Juventus hanno richiesto il patteggiamento, proponendo pene sospese e risarcimenti per chiudere la vicenda giudiziaria. La decisione del GUP su queste richieste è attesa per il 22 settembre.
L’Operazione Prisma ha avuto ripercussioni significative a livello dirigenziale, portando alle dimissioni in blocco dell’ex Consiglio di Amministrazione della Juventus. Sebbene il percorso giudiziario sia ancora in corso, la richiesta di patteggiamento da parte degli ex vertici segna una fase cruciale nell’evoluzione di questa complessa vicenda legale.
Il filone sportivo
L’Operazione Prisma ha avuto ripercussioni significative anche a livello di giustizia sportiva, con la Procura Federale che ha agito su diversi fronti. Inizialmente, dopo un primo proscioglimento, la Procura FIGC ha chiesto la revocazione della sentenza sulle plusvalenze. Questo ha portato a una riapertura del procedimento sportivo, coinvolgendo la Juventus e altri club.
Le decisioni della Procura Federale hanno portato a sanzioni concrete per la Juventus. La Corte Federale d’Appello ha inflitto una penalizzazione di 15 punti in classifica nel gennaio 2023, poi ridotta a 10 punti nel maggio dello stesso anno. Inoltre, per il filone legato alle “manovre stipendi”, la Juventus ha patteggiato accettando un’ammenda di 718mila euro.
Social scatenati sulla Juve
Sui social, una parte dei tifosi della Juventus continua a difendere strenuamente l’operato dei dirigenti coinvolti nell’Operazione Prisma, ritenendo l’inchiesta sproporzionata o ingiusta. Un utente ha emblematicamente scritto: “come si fa a rinviare a Giudizio un amministratore come Maurizio Arrivabene che nel periodo in questione era consigliere nel Cda?“.
È importante notare che, riguardo a Maurizio Arrivabene, ex AD della Juventus, la Procura di Roma ha di recente chiesto il “non luogo a procedere” nell’ambito dell’inchiesta Prisma. Questo significa che i PM hanno ritenuto non sussistano prove sufficienti per sostenere l’accusa nei suoi confronti, diversamente da altri ex dirigenti che hanno invece chiesto il patteggiamento.