Richieste “garanzie sul pagamento”: Inter, la fiducia è finita | “Rate ormai scadute e non pagate dalla società”
La società nerazzurra sempre al centro dell’attenzione mediatica per le note vicende extracampo, social scatenati.
L’Inter ha attraversato anni di notevoli difficoltà finanziarie sotto la gestione Suning. La proprietà cinese, pur con ambizioni iniziali di grande spesa, si è ritrovata a fronteggiare una crisi sempre più profonda, aggravata dalle restrizioni del governo cinese sugli investimenti esteri e dalla pandemia di COVID-19.
La situazione si è fatta critica, con il patrimonio netto del club che ha registrato cifre negative per diversi esercizi consecutivi. La necessità di garantire la continuità aziendale ha imposto all’Inter di ricorrere a forme di finanziamento esterno per far fronte alle spese correnti e agli impegni.
In questo contesto complesso, la figura di Beppe Marotta si è rivelata cruciale per il risanamento. Nominato amministratore delegato dell’area sportiva e successivamente presidente, Marotta ha avviato un percorso virtuoso volto alla sostenibilità finanziaria. La sua strategia si è concentrata sulla valorizzazione dei calciatori, la gestione oculata dei costi e la ricerca di opportunità a parametro zero.
Il suo lavoro, unito a una gestione sportiva vincente, ha permesso all’Inter di ridurre progressivamente le perdite e di avvicinarsi all’equilibrio gestionale. Nonostante la massa debitoria ereditata, la direzione intrapresa da Marotta ha gettato le basi per un futuro più solido, con l’obiettivo di coniugare competitività sportiva e sostenibilità economica.
Il rimborso del bond
L’Inter ha risolto una delle sue maggiori preoccupazioni finanziarie, rimborsando anticipatamente il bond da oltre 400 milioni di euro che sarebbe scaduto a febbraio 2027. Questa mossa è stata possibile grazie a un nuovo finanziamento di 350 milioni di euro, ottenuto attraverso il collocamento privato di obbligazioni senior garantite con scadenza nel 2030.
Questa operazione non solo ha estinto il debito precedente ma ha anche migliorato significativamente le condizioni finanziarie del club. Il nuovo bond ha un tasso di interesse più vantaggioso (circa 4,25% contro il 6,75% del precedente), riducendo gli oneri finanziari annuali di circa 13 milioni di euro.
Ricorsi storici, il Real non si fidava dell’Inter
L’Inter, nel trasferimento di Achraf Hakimi dal Real Madrid nell’estate 2020, doveva versare 40 milioni in quattro rate da 10 milioni. La prima tranche, originariamente attesa per dicembre 2020, è stata posticipata al 30 marzo 2021 a causa delle difficoltà finanziarie del club nerazzurro legate alla pandemia e ai problemi del gruppo Suning.
Secondo il “Corriere dello Sport”, il Real avrebbe chiesto garanzie aggiuntive o la restituzione del giocatore in caso di nuovi ritardi, alimentando ipotesi di tensione. Tuttavia, il Real Madrid ha replicato ufficialmente smentendo ogni tensione. Sui social alcuni utenti hanno punzecchiato i tifosi interisti sostenendo che “le rate erano scadute” e che “Il Real non si fida dei nerazzurri”.