Retrocessi in Serie B a causa dei debiti: zero possibilità di ricorso in appello | La discesa potrebbe continuare

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Inter-Lione amichevole (LaPresse) Goalsicilia

Triste epilogo per lo storico club costretto a dire addio alla massima serie, retrocesso a tavolino per i debiti. 

Il calcio italiano, è costellato di fallimenti societari, spesso dovuti a ingenti debiti che minano la stabilità di club con trascorsi anche in Serie A. La Spal è un esempio emblematico: dopo aver vissuto momenti di gloria in massima serie, l’ultimo dei quali tra il 2017 e il 2020, il club vive momenti difficile rinunciando all’iscrizione in C.

Il Palermo ha avuto una storia recente travagliata. Nel 2019, la società è stata dichiarata fallita dal tribunale a causa dei debiti. Dopo anni di gestione controversa e problemi finanziari, il club rosanero è stato costretto a ripartire dalla Serie D, adesso con una nuova proprietà è tornato a lottare per la promozione in A.

Anche la Reggina ha conosciuto l’onta del fallimento. Già nel 2015 la società è scomparsa dal calcio professionistico, per poi rinascere e affrontare nuovamente gravi problemi economici. Nel 2023, pur avendo presentato un piano di ristrutturazione del debito, è stata esclusa dalla Serie B per irregolarità finanziarie.

Il Chievo Verona, storica “favola” del calcio italiano, ha subito un destino simile. Nel 2021, a causa di inadempienze tributarie, il club è stato escluso da tutti i campionati professionistici e successivamente dichiarato fallito. Esempi come il Catania, fallito nel dicembre 2021, completano il quadro di un sistema in cui la sostenibilità economica rimane una sfida cruciale.

Debiti ingenti in A e B

La situazione finanziaria nel calcio italiano, sia in Serie A che in Serie B, è tutt’altro che rosea, con molte società che lottano contro debiti consistenti e il peso del Fair Play Finanziario. L’Inter, nonostante i successi sul campo, ha un debito significativo e ha recentemente dovuto rifinanziare.

La Roma si trova anch’essa sotto stretta osservazione della UEFA per il Fair Play Finanziario, con la necessità di generare plusvalenze entro la fine di giugno per evitare ulteriori sanzioni. In Serie B, la Sampdoria, dopo essere scampata al fallimento, sta affrontando una delicata fase di ristrutturazione finanziaria, con la proprietà che ha dovuto iniettare ingenti capitali per ripianare le perdite.

Lione (LaPresse) Goalsicilia

Retrocesso in Ligue 2

In un colpo di scena che ha scosso il calcio francese, l’Olympique Lione è stato retrocesso a tavolino in Ligue 2 per gravi problemi finanziari. Nonostante avesse concluso l’ultima stagione al sesto posto in Ligue 1 con 57 punti, la Direzione Nazionale del Controllo di Gestione, l’organo di controllo economico del calcio transalpino, ha preso questa drastica decisione.

La retrocessione è stata motivata da un debito significativo, stimato in oltre 500 milioni di euro, che il club non è riuscito a ripianare nonostante le rassicurazioni e le operazioni di mercato, come la cessione del talento Rayan Cherki al Manchester City. Il Lione ha una settimana di tempo per presentare ricorso.