Inter, “rischio default industriale”: i ricavi calano a picco e gli investitori scappano | “Contenziosi legali in arrivo”
Inter ancora al centro dell’attenzione mediatica e social per la nota situazione extra campo, torna in ballo anche San Siro.
La situazione finanziaria dell’Inter negli ultimi anni è stata complessa, caratterizzata da un significativo indebitamento. Dopo aver toccato un debito lordo di oltre 881 milioni di euro al 30 giugno 2022, il club ha intrapreso un percorso di risanamento.
Gran parte di questo miglioramento è attribuibile al lavoro del management, in particolare di Beppe Marotta. La sua gestione ha puntato su una maggiore sostenibilità economica, ottimizzando i costi e valorizzando gli asset della squadra, anche attraverso cessioni mirate.
Un elemento centrale della strategia finanziaria dell’Inter è stato il bond. Il club aveva emesso un bond da 415 milioni di euro nel 2022 con scadenza a febbraio 2027 e un tasso di interesse del 6,75%. Questa operazione, seppur necessaria, gravava pesantemente sul bilancio.
Recentemente, l’Inter ha annunciato il rimborso anticipato di questo bond. Questa mossa strategica, resa possibile anche dall’intervento della proprietà Oaktree, mira a rifinanziare il debito a condizioni più vantaggiose, con un nuovo prestito obbligazionario (si parla di circa 350 milioni) e tassi di interesse più bassi, riducendo così l’onere finanziario complessivo.
Tesoretto da Champions e Mondiale
Nonostante la sconfitta in finale contro il PSG, l’Inter ha beneficiato enormemente dal suo percorso in Champions League. Il club ha incassato una cifra considerevole, oltre 130 milioni di euro. Questo include premi per la partecipazione, bonus per i risultati e ricavi da botteghino.
Per quanto riguarda il nuovo Mondiale per Club, l’Inter incasserà una cifra minima significativa per la sola partecipazione. Le stime indicano che il club nerazzurro riceverà almeno 24-25 milioni. Questa cifra può aumentare considerevolmente in base ai risultati ottenuti nel torneo, con bonus per ogni vittoria, pareggio e per il superamento delle varie fasi.
Rebus stadio nuovo
Il ricorso contro il vincolo imposto dalla Soprintendenza sul secondo anello di San Siro è stato dichiarato inammissibile dal TAR della Lombardia, confermando che l’impianto storico non potrà essere demolito né ricostruito nell’area originale. Questo risultato rende ancora più complicata la costruzione di un nuovo stadio, costringendo Milan e Inter a valutare alternative fuori città, come San Donato o Rozzano.
Sui social si è scatenata l’ironia: alcuni utenti hanno commentato che, se il ricorso fosse accolto, significherebbe un “rischio default industriale” per l’Inter, tra vincoli architettonici, costi di manutenzione e crescita bloccata. Una definizione ad effetto che sottolinea le preoccupazioni economiche legate a un dossier già complesso.