Il “malore in campo e l’arrivo dell’equipe medica”: bordata Sinner | È finita nel peggiore dei modi
Dure parole dopo la finale del Roland Garros in difesa di Sinner e del tennis italiano. Che cosa è successo.
La stagione di Jannik Sinner è stata segnata da una sospensione di tre mesi, accettata a febbraio 2025. La decisione è arrivata in seguito a due test antidoping positivi al clostebol. L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha fatto ricorso, portando a un accordo che ha visto Sinner accettare la sospensione. L’atleta ha dichiarato di aver agito per “il male minore”.
Il suo rientro in campo è avvenuto agli Internazionali d’Italia a Roma, dove ha dimostrato subito un ottimo stato di forma nonostante la lunga assenza. Nel suo percorso verso la finale, Sinner ha superato diversi avversari, tra cui Navone nel suo match di ritorno.
Ha poi affrontato e battuto Ruud nei quarti di finale e Paul in semifinale. La sua corsa si è interrotta solo in finale, dove ha ceduto ad Alcaraz. Successivamente, Sinner ha partecipato al Roland Garros, uno degli Slam più prestigiosi sulla terra battuta.
Nel suo cammino Sinner ha dimostrato la sua superiorità sul campo. Ha sconfitto avversari di calibro come Bublik nei quarti di finale. La sua ascesa lo ha portato a incontrare in semifinale una leggenda del tennis, Novak Djokovic, che ha superato in tre set, guadagnandosi un posto nella finale del torneo parigino.
La finale persa con Alcaraz a Parigi
La finale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è stata un match epico, destinato a rimanere nella storia del tennis. Ha visto un’incredibile rimonta di Alcaraz, che ha sconfitto Sinner con il punteggio di 4-6, 6-7, 6-4, 7-6, 7-6 (10-2) dopo oltre cinque ore e mezza di gioco. Sinner aveva dominato i primi due set, mostrando un tennis di altissimo livello.
Alcaraz ha annullato ben tre match point nel quarto set, dimostrando una resilienza eccezionale. Il quinto set è stato un’autentica battaglia, conclusasi al super tie-break, dove lo spagnolo ha avuto la meglio, aggiudicandosi il suo secondo titolo consecutivo al Roland Garros. La finale è stata la più lunga nella storia del torneo.
Panatta difende Sinner, parole durissime
Dopo la sconfitta di Jannik Sinner nella finale contro Alcaraz, Adriano Panatta è intervenuto in sua difesa: “La sfida finale del Roland Garros è stata così epica da stancare anche chi l’ha vista in tv”. Ha sottolineato che Sinner ha combattuto “colpo su colpo, con lucidità e coraggio”, e che “Chi mette in dubbio le qualità di Sinner sta dicendo una vera frescaccia”.
Panatta ha poi attaccato il pubblico: “Tifare è lecito, mancare di rispetto no. I francesi ci tengono tanto al bon ton, ma se non sanno comportarsi nello sport restano cafoni invidiosi. I cronisti ad un certo punto hanno anche sfottuto la madre di Sinner, ridacchiando dicendo di tenere pronta l’equipe medica se mai avesse un malore. Jannik resterà come sempre sportivo, ma è umano e merita di essere sostenuto”.