“Un epilogo doloroso”: i biancazzurri dichiarano il fallimento | Il comunicato ufficiale della società

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Spal Lazio (LaPresse) Goalsicilia

Ennesima nobile decaduta negli ultimi anni del calcio italiano che affronta gravi problemi economici. Addio al professionismo. 

Il Palermo ha vissuto uno dei fallimenti più clamorosi del calcio italiano recente. L’“U.S. Città di Palermo” fallì il 18 ottobre 2019 per debiti non saldati, mancate fideiussioni e false plusvalenze, dopo aver disputato la Serie A fino al 2017 e poi retrocesso. Il tracollo fu preceduto da anni di instabilità societaria, e il club è stato rifondato in Serie D.

Il Catania, retrocesso dalla Serie A nel 2013, finì anch’esso in grave crisi finanziaria. Dopo lo scandalo del “treni del gol” e ripetute penalizzazioni, fu dichiarato fallito nel dicembre 2021. Iscritto in Lega Pro ma con debiti insostenibili, il club fu definitivamente escluso dal campionato nel 2022 ed è ripartito dalla D con una nuova società.

La Reggina, presente in A nella stagione 2009‑10, cadde in crisi finanziaria e fu dichiarata fallita nel giugno 2016: dopo accordi di ristrutturazione, venne esclusa dalla B nel 2023 per irregolarità economiche. Anche il Messina, escluso già nel 2005 dalla Serie A per problemi fiscali, fallì definitivamente nel 2008 dopo tre stagioni di difficoltà.

Il Chievo, noto per la sua permanenza in A negli anni 2000, venne escluso nel 2021 per inadempienze tributarie; fu dichiarato fallito dal tribunale di Verona, salvo una rifondazione amatoriale ripartita dai campionati minori.

Cosa succede con mancata iscrizione

Quando un club non si iscrive a un campionato professionistico (Serie A, B o C), la FIGC revoca l’affiliazione sportiva ai sensi dell’articolo 16 delle NOIF. Ciò comporta l’esclusione dalla competizione e l’automatica liberazione dei calciatori, che vengono svincolati. Il club perde il titolo sportivo, il diritto a partecipare ai campionati e di norma decade anche l’affiliazione alla FIGC.

In base alla modifica del comma 10 dell’articolo 52 delle NOIF, la nuova società che subentra nella stessa città deve ripartire almeno da due categorie inferiori: se il club proveniva dalla Serie A o B, ricomincia dalla Serie D; se era in Serie C, parte dall’Eccellenza. Questa regola mira a scoraggiare rinunce strategiche e garantire rigore economico e sportivo.

Spal (LaPresse) Goalsicilia

Addio Spal

La Spal ha deciso di non iscriversi al campionato di Serie C 2025‑2026: la documentazione presentata alla Covisoc è stata ritenuta incompleta, mancando circa 3 milioni necessari per coprire fideiussione, stipendî e tributi. Amministratore e proprietà, guidata da Joe Tacopina, hanno precisato che il club non ha chiesto il fallimento, ma le condizioni finanziarie non permettono la partecipazione al professionismo.

Con il mancato deposito entro il 6 giugno della fideiussione, la Spal sarà esclusa dalle competizioni di Serie C e probabilmente ripartirà da categorie inferiori. Questa rinuncia ha aperto la porta all’inserimento dell’Inter Under 23 in Serie C, prima nella graduatoria dei ripescaggi in caso di domande presentate ma respinte. La situazione segue casi recenti simili di Brescia e Lucchese, generando un vero caos.