Diciassette anni d’inferno: il fallimento rossonero è realtà | La società spera di ripartire dalla Serie C

Negli ultimi 17 anni non c’è pace per il club che deve fare ancora i conti con l’ennesimo fallimento, tifosi delusi e arrabbiati.
La situazione debitoria di alcune squadre di Serie A non è fantastica. L’Inter presentava l’indebitamento lordo più elevato, pari a 734,8 milioni di euro, sebbene in calo rispetto all’anno precedente grazie alla conversione di debiti in capitale da parte della proprietà Oaktree. Il club ha chiuso l’esercizio dell’anno scorso con una perdita di 85 milioni, in miglioramento rispetto all’anno precedente.
La Roma ha un indebitamento lordo di 636,3 milioni di euro. Il patrimonio netto è negativo per 436 milioni, mentre i debiti finanziari netti sono aumentati da 323 a 448 milioni. Il club ha registrato una perdita di 102,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 219,1 milioni dell’anno precedente.
La Juventus ha chiuso il bilancio dello scorso anno con una perdita di 199,2 milioni di euro, influenzata dall’assenza dalle competizioni europee. L’indebitamento finanziario netto è sceso a 242,8 milioni, grazie al rimborso di un bond da 175 milioni e a un aumento di capitale.
Al contrario, Atalanta, Lazio e Napoli presentano situazioni finanziarie più solide. L’Atalanta ha chiuso il nono bilancio consecutivo in utile, con un risultato netto di 9,8 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto positivo di 27,3 milioni. La Lazio ha migliorato il patrimonio netto, portandolo a 0,39 milioni di euro. Il Napoli vanta una posizione finanziaria netta positiva di 160 milioni di euro, grazie a una gestione oculata e a un’elevata liquidità.
Tante squadre fallite
Negli ultimi anni, diversi club che hanno militato in Serie A hanno affrontato gravi crisi finanziarie. Il Palermo, dopo l’esclusione dai campionati professionistici nel 2019 per inadempienze finanziarie, è ripartito dalla Serie D con una nuova denominazione. Il Chievo Verona, escluso dalla Serie B nel 2021 per irregolarità finanziarie, non è riuscito a iscriversi ai campionati professionistici, segnando la fine di un’era per il club veronese.
La Reggina, dopo problemi finanziari e gestionali, è stata esclusa dalla Serie B nel 2023 a causa di inadempienze economiche, nonostante tentativi di ristrutturazione del debito. Il Catania, dichiarato fallito nel dicembre 2021, è stato escluso dalla Serie C nell’aprile 2022. Successivamente, è ripartito dalla Serie D con una nuova proprietà e adesso gioca in C.
Quattro fallimenti in 17 anni
La Lucchese ha affrontato il suo quarto fallimento in 17 anni, dopo quelli del 2008, 2011 e 2019. La crisi attuale è stata aggravata da una serie di passaggi societari poco trasparenti, culminati con l’istanza di fallimento presentata dal sindaco revisore e supportata dalla Procura. Il club ha accumulato debiti per circa 4,8-5 milioni di euro.
In caso di mancata iscrizione alla Serie C per la stagione 2025/26, la Lucchese potrebbe essere costretta a ripartire dai dilettanti, a meno che non intervenga una nuova proprietà disposta a rilevare il club e saldare i debiti entro i termini stabiliti dalla FIGC.