Accuse bomba contro gli arbitri italiani: “il sistema è corrotto” | Parla il super testimone

Proseguono le polemiche, social e non solo, attorno al mondo degli arbitri e al protocollo del VAR. Scritta una lettera di denuncia.
Nella stagione di Serie A che sta per finire, l’uso del VAR ha generato numerose polemiche, con episodi controversi che hanno sollevato dubbi sull’efficacia e l’uniformità del protocollo. Molti addetti ai lavori e tifosi hanno espresso preoccupazioni riguardo alla coerenza delle decisioni arbitrali, evidenziando una crescente insoddisfazione per l’applicazione della tecnologia nel campionato italiano.
Uno dei principali punti di critica riguarda l’interpretazione dei falli di mano. In diverse partite, situazioni simili sono state giudicate in modo opposto, alimentando confusione e frustrazione tra le squadre e i tifosi. Ad esempio, in Atalanta-Torino, un tocco di mano di Coco non è stato sanzionato, mentre in Parma-Lecce, un episodio analogo ha portato all’assegnazione di un rigore.
In Como-Juventus, un presunto fallo di mano di Gatti non è stato sanzionato, suscitando reazioni indignate da parte di giocatori e allenatori. Anche in Lecce-Udinese, l’assegnazione di un rigore inesistente dopo l’intervento del VAR ha generato polemiche, evidenziando problemi nella comunicazione e nell’applicazione del protocollo tecnologico.
Un episodio emblematico si è verificato durante Atalanta-Roma, quando Claudio Ranieri ha espresso forti critiche nei confronti del VAR. Dopo la partita, l’allenatore ha dichiarato: “Come si fa a dire di no?”, riferendosi a una decisione arbitrale controversa che ha influenzato l’esito dell’incontro. Le sue parole hanno riacceso il dibattito sull’efficacia del VAR.
Il protocollo VAR
Il protocollo VAR è una procedura stabilita dall’IFAB per garantire l’uniformità nell’utilizzo della tecnologia video nel calcio. Il VAR interviene esclusivamente in quattro situazioni: assegnazione o annullamento di un gol, decisioni su calci di rigore, espulsioni dirette e casi di scambio di identità tra giocatori. L’obiettivo è correggere errori chiari ed evidenti o gravi episodi non visti dall’arbitro.
In Serie A, il VAR opera da una sala di controllo, dove gli arbitri designati analizzano le immagini della partita in tempo reale. Il sistema è progettato per minimizzare gli errori senza interrompere eccessivamente il flusso del gioco. Tuttavia, l’applicazione del protocollo ha suscitato dibattiti, soprattutto riguardo alla coerenza delle decisioni e alla trasparenza delle comunicazioni tra VAR e arbitro.
La lettera dell’assistente
L’assistente arbitrale Domenico Rocca ha inviato una lettera alla Commissione Arbitrale Nazionale (CAN), sollevando gravi accuse sul funzionamento del sistema arbitrale italiano. Nella missiva, come riporta “Virgilio Sport”, Rocca denuncia interferenze nelle decisioni del VAR, mancanza di criteri trasparenti nelle designazioni e favoritismi che, a suo dire, compromettono l’integrità del sistema.
Rocca cita specificamente due episodi: in Udinese-Parma, si sarebbe intervenuto direttamente per sollecitare un’on field review, mentre in Inter-Roma, un rigore netto a favore dei nerazzurri non sarebbe stato assegnato, nonostante l’ammissione dell’errore da parte della Commissione durante un raduno ufficiale. L’assistente conclude affermando di essere pronto a portare queste questioni all’attenzione delle autorità competenti, sia federali che ordinarie, per valutare eventuali responsabilità civili e penali.