“Debiti non pagati e proprietario scomparso”: l’Inter ne paga le conseguenze | I numeri a bilancio non tornano

Inter ancora al centro dell’attenzione social e non solo, ad attirare il web la situazione legata ad uno sponsor.
L’Inter ha attraversato una fase finanziaria complessa sotto la gestione del gruppo cinese Suning, iniziata nel 2016 con l’acquisizione del 68,55% delle quote societarie. Nonostante gli investimenti iniziali, la situazione economica del club si è deteriorata nel tempo, con un debito lordo che al 30 giugno 2023 ammontava a 807 milioni di euro, di cui 409 milioni legati a un bond in scadenza nel 2027. Le spese per gli stipendi dei giocatori sono aumentate significativamente, passando da 129 milioni nella stagione 2016/17 a 171 milioni nel 2019/20.
Il programma televisivo “Report” ha trasmesso un’inchiesta che ha sollevato dubbi sulla veridicità dei ricavi dichiarati dall’Inter. Secondo l’indagine, alcuni contratti di sponsorizzazione sarebbero stati stipulati con aziende vicine a Suning, che avrebbero versato anticipi significativi senza un reale ritorno commerciale, gonfiando i bilanci del club.
Le sponsorizzazioni cinesi, inizialmente una fonte significativa di entrate, hanno subito un forte calo. Accordi con aziende come Imedia e Beijing Yixinshijie, che prevedevano contributi annuali rispettivamente di 25 e 30 milioni, sono stati rescissi anticipatamente a causa delle difficoltà finanziarie di queste società.
Suning rimaneva l’unico sponsor cinese legato all’Inter, con un accordo che prevedeva la presenza del marchio su kit di allenamento e materiali promozionali, per un valore di circa 11,5 milioni di euro annui.
Il caso ultras
L’inchiesta “Doppia Curva“, avviata dalla Procura antimafia di Milano, ha svelato un sistema criminale che coinvolgeva i gruppi ultras di Inter e Milan. Le indagini hanno portato all’arresto di 19 esponenti delle tifoserie organizzate, accusati di associazione a delinquere, estorsione e violenze, con l’aggravante del metodo mafioso per la Curva Nord dell’Inter.
L’omicidio di Antonio Bellocco, affiliato alla ‘ndrangheta, per mano di Andrea Beretta, ex leader della curva interista, ha accelerato le indagini. Le società calcistiche, pur non essendo indagate, sono state considerate “soggetti danneggiati” e hanno deciso di costituirsi parte civile nei processi contro gli ex capi ultras . L’Inter ha dichiarato la propria estraneità ai fatti e ha assicurato piena collaborazione con le autorità.
Problemi con lo sponsor
Così come riporta “La Gazzetta dello Sport” l’Inter ha affrontato gravi problemi con lo sponsor DigitalBits, che non ha versato i pagamenti previsti dal contratto. L’accordo, del valore di 85 milioni di euro in quattro anni, prevedeva un canone annuo di 24 milion. Tuttavia, DigitalBits non ha pagato nessuna delle rate relative alla stagione 2022/23.
In risposta, l’Inter ha oscurato il logo dello sponsor. Il club ha intrapreso azioni legali contro Zytara Labs, proprietaria di DigitalBits, ottenendo un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Milano. Tuttavia, la notifica dell’ingiunzione è risultata infruttuosa, poiché l’azienda è risultata irreperibile presso la sede legale negli Stati Uniti. Questo episodio ha evidenziato i rischi associati alle sponsorizzazioni nel settore delle criptovalute.