Nemmeno il tempo di festeggiare la storica promozione in Serie D che per il Milazzo si apre un’estate carica di tensioni e incertezze. Ieri, attraverso un comunicato ufficiale, il club ha reso note le dimissioni irrevocabili del presidente Mauro Versaci, un gesto che – come specificato – nasce «per amore verso la squadra, la società e la città», con l’obiettivo di placare polemiche e malumori che, nonostante i successi sul campo, hanno accompagnato la stagione.
Le dimissioni, tuttavia, sono state rigettate all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione, che ha conferito allo stesso Versaci un mandato per la messa in vendita della società. Il messaggio è chiaro: o si prosegue tutti insieme, oppure il gruppo che ha rilanciato il calcio milazzese due anni fa si farà da parte compatto.
Il clima interno non è dei più distesi. Il silenzio stampa imposto alla squadra e allo stesso tecnico Bognanni – protagonista della promozione iniziata lo scorso 27 luglio – è stato solo uno dei segnali di tensione. L’episodio che avrebbe spinto Versaci a dimettersi è avvenuto dopo la gara casalinga contro la Leonfortese, quando alcuni tifosi hanno inneggiato all’ex presidente presente sugli spalti, generando ulteriore frattura.
Ora il futuro del Milazzo passa da una scelta: salvaguardare il progetto costruito con fatica o rischiare di disperderlo. Saranno fondamentali le prossime settimane e, si auspica, un incontro con la cittadinanza e l’amministrazione locale, per trovare la strada più giusta e condivisa per il proseguimento del progetto sportivo.