Il Pm di Milano “incastra l’Inter”: ribaltone e decisione ufficiale | Pagano società e calciatori

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San Siro curve (LaPresse) Goalsicilia

Ancora Inter al centro dell’attenzione mediatica e social per le note vicende extracalcistiche che riguardano gli ultras. 

Il caso ultras di San Siro ha scosso il calcio italiano, portando alla luce una rete criminale radicata nelle tifoserie organizzate di Inter e Milan. Il 30 settembre 2024, un’operazione congiunta di Polizia e Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha portato all’arresto di 19 capi ultras: 16 in carcere e 3 ai domiciliari.

Le accuse includono associazione per delinquere, estorsione, lesioni e, per alcuni, l’aggravante del metodo mafioso. L’inchiesta, denominata “Doppia Curva”, ha rivelato come le curve Nord e Sud avessero trasformato San Siro in un centro di attività illecite, tra cui la rivendita di biglietti, il controllo dei parcheggi e la gestione del merchandising, spesso con l’appoggio della ‘ndrangheta.

Tra gli arrestati figurano figure di spicco come Andrea Beretta e Marco Ferdico per la curva interista, e Luca Lucci per quella milanista. Beretta, coinvolto nell’omicidio di Antonio Bellocco, esponente della ‘ndrangheta e membro della Curva Nord, ha successivamente deciso di collaborare con la giustizia, fornendo dettagli sulle dinamiche criminali interne alle tifoserie.

L’inchiesta ha evidenziato come le due curve, nonostante la rivalità calcistica, avessero stretto un patto di non belligeranza per spartirsi i profitti illeciti legati allo stadio. In risposta, Inter e Milan, pur non essendo indagati, sono stati ammessi come parti civili nel processo, impegnandosi a dimostrare l’interruzione di ogni legame con le frange criminali delle rispettive tifoserie.

Le parole del Pm

Nel novembre 2024, il procuratore Paolo Storari, coordinatore dell’inchiesta “Doppia Curva”, come riporta “Il Fatto Quotidiano” ha dichiarato che non c’erano denunce da parte dei club, nonostante le evidenti attività illecite. Storari ha parlato di una “forma di sudditanza” da parte delle società nei confronti delle curve, sottolineando che, pur non essendoci complicità diretta, mancava una reazione concreta per contrastare il potere esercitato dagli ultras.

Il magistrato ha evidenziato la “necessità di un cambiamento organizzativo” all’interno delle società calcistiche per prevenire il ripetersi di tali situazioni. Ha sottolineato che lo stadio dovrebbe tornare a essere un luogo dedicato allo spettacolo sportivo, libero da influenze criminali. Storari ha inoltre ribadito l’importanza della collaborazione tra club e autorità giudiziarie.

Tifosi Inter (LaPresse) Goalsicilia

Il patteggiamento dei tesserati

Pochi giorni fa Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu dell’Inter hanno patteggiato una giornata di squalifica e rispettivamente multe di 15.000 e 30.000 euro, nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva” sui rapporti tra tesserati e gruppi ultras. Entrambi sono stati sanzionati per violazione degli articoli 4 e 25 del Codice di Giustizia Sportiva, che vietano contatti con tifoserie non affiliate ai club.

Calhanoglu ha ammesso di aver incontrato Marco Ferdico, ex capo della Curva Nord, e Andrea Bellocco, assassinato nel 2024. Inzaghi, pur non avendo contatti diretti con figure criminali, è stato coinvolto per relazioni con membri non ufficiali della tifoseria. L’Inter è stata multata di 70.000 euro per responsabilità oggettiva. Il patteggiamento ha evitato un processo sportivo, consentendo sanzioni immediate e ridotte .