È ancora pienamente dentro il mondo del calcio, seppur a 42 anni compiuti. Reginaldo, ex attaccante della Reggina oggi al Catona, segue con attenzione il finale di stagione degli amaranto, a un passo dal sogno promozione in Serie C ma con il destino non più solo nelle proprie mani. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud, il brasiliano ripercorre il passato, commenta il presente e guarda con realismo al futuro.
“Il sorpasso? Il cuore dice sì, ma…”
Reginaldo non si nasconde: «Il cuore mi porta a dire che la Reggina possa ancora farcela, ma la ragione dice il contrario. Difficilmente il Siracusa si fermerà contro l’Igea Virtus. Peccato per quello scontro diretto buttato via: perdere il campionato per un solo punto sarebbe una beffa tremenda».
C’è però spazio ancora per un filo di speranza: «Ho letto che la società ci crede ed è giusto così. Nel calcio mai dire mai. E l’Igea, davanti al suo pubblico, non regalerà nulla».
“A San Cataldo serve concentrazione”
Sulla gara di San Cataldo, Reginaldo non ha dubbi: «La Reggina è nettamente favorita. Se gioca come contro il Castrumfavara, porterà a casa i tre punti. Da Reggio partiranno in tanti, e sarà una spinta importante».
“Tanti giocatori forti, ma Trocini doveva arrivare prima”
L’attaccante elogia diversi elementi della rosa: «Ragusa, Barillà, Adejo, Ndoye, ma anche Laaribi, padrone del centrocampo, e Girasole, una certezza in difesa. La società ha fatto un mercato intelligente. Ma se Trocini fosse arrivato dall’inizio, probabilmente oggi la Reggina sarebbe prima in classifica».
“Playoff? Piano B obbligato. Ma la D sarebbe un’umiliazione”
Sui playoff, Reginaldo è chiaro: «Sì, rappresentano il piano B. Ci sarà il derby con la Vibonese e probabilmente la finale con la Scafatese. Bisogna vincerli e sperare nel ripescaggio. Questa piazza merita ben altro».
E aggiunge: «Un altro anno in Serie D sarebbe una mazzata per i tifosi, che dopo il fallimento hanno già sofferto abbastanza. Ma va dato merito alla proprietà, che ha fatto un grande lavoro, anche nel rilancio del settore giovanile».
“A Catona sto benissimo. Ci giochiamo i playoff”
Infine, sulla sua attuale esperienza: «Mi trovo benissimo al Catona, siamo in lotta per i playoff e sto vivendo una stagione positiva. Domenica sono andato al Granillo con un paio di amici e ci siamo divertiti. Abbiamo visto una Reggina brillante».